La cheratite neurotrofica (NK) è una rara malattia degenerativa che colpisce la cornea, il tessuto più densamente innervato del corpo umano. L’innervazione sensoriale della cornea deriva dal primo ramo del nervo trigemino e, oltre a fungere da braccio afferente per il riflesso di ammiccamento e la produzione lacrimale, i nervi sensoriali corneali forniscono anche supporto trofico all’epitelio corneale e contribuiscono al mantenimento dell’omeostasi della superficie oculare.
Nei pazienti affetti da NK, i nervi sensoriali corneali risultano compromessi, portando a una ridotta sensibilità e alla mancanza di supporto trofico al tessuto corneale stesso. In assenza della capacità di percepire stimoli esterni come il tatto, il vento, le sostanze chimiche, la luce, il calore e il freddo, il cervello non riceve segnali fondamentali per attivare il riflesso di ammiccamento e la produzione lacrimale, che sono meccanismi protettivi per la superficie dell’occhio.
La mancanza di queste risposte protettive può causare l’assottigliamento e la rottura dello strato più esterno della cornea, l’epitelio, generando una superficie irregolare che distorce la luce e il film lacrimale. Parallelamente, l’assenza di supporto trofico da parte dei nervi corneali innesca un circolo vizioso che può portare a un peggioramento del danno epiteliale e a un’alterata capacità di guarigione della cornea. In alcuni casi, la NK può progredire fino a causare danni più gravi come ulcerazioni e, nei casi più severi, perforazioni.