La trasformazione passa dal digitale

21/10/2021
Il Covid-19 ha segnato uno spartiacque nella digital health. L’aumento delle iniziative di telemedicina, dovuto alle difficoltà per i pazienti di accedere ai centri clinici e ospedalieri nelle fasi del lockdown, ha dato una spinta senza precedenti alla digital transformation. L’uso di servizi come televisite, trial clinici completamente in digitale e programmi di patient support per l’assistenza da remoto fornita da team specializzati sono diventati strumenti ormai ordinari. La tecnologia non è più una features d’élite, usata e conosciuta da pochi, ma si è trasformata in un affidabile e sempre più essenziale strumento di health assistance.Questa transizione culturale prima che digitale vede impegnate le imprese del farmaco attraverso investimenti in nuove competenze e inediti percorsi di ricerca e di cura che miglioreranno la qualità del lavoro degli operatori sanitari e sensibilmente la vita dei pazienti.L’aumento dell’importanza della digitalizzazione nel 2020 si può notare dagli investimenti in tecnologie e servizi di trasformazione digitale che secondo Statista, ammontano a 1.31 trilioni di dollari in tutto il mondo. Si stima che nel 2022 salirà a 1.78 trilioni di dollari.“Questa dinamica influenza anche il modo in cui si affrontano i temi legati al core business aziendale”, spiega Daniele Rizzo, Head of Global ICT and Digital Transformation Dompé farmaceutici. “Da qui la decisione della nostra azienda di investire nel digitale, a partire dal progetto Exscalate - piattaforma intelligente per il supercalcolo tra le più potenti al mondo, per l’identificazione di nuove molecole farmacologiche - arrivando alla realizzazione di un nuovo protocollo in telemedicina grazie al quale abbiamo garantito la continuità dei nostri studi clinici durante la pandemia”.“Il macro obiettivo a cui stiamo lavorando è saldare il dominio tecnologico interno con i modelli più avanzati di utilizzo del digitale. Le informazioni prodotte oggi sono tantissime e per condividerle sono necessari protocolli molto più fluidi resi possibili solo grazie ai canali digital. Un esempio sono i profili di cura tradizionali combinati con le rilevazioni biometriche IoT più recenti e su base continua, che sono materia di ulteriore conoscenza per strumenti analitici, statistici e predittivi di molte nuove applicazioni digitali”, spiega Rizzo. In questo modo la digitalizzazione è presente lungo tutta la filiera: dalla ricerca, ai trial clinici, alla commercializzazione del farmaco.La trasformazione digitale rappresenta una sfida che ha bisogno però di un ulteriore tassello, come ci ha insegnato la pandemia da covid-19: dati organizzati e accessibili per migliorare le cure, la prevenzione di malattie e di eventi pandemici virali o batterici. Dati a tutela della salute pubblica, nel pieno rispetto della privacy.Nel settore farmaceutico infatti sono alte le responsabilità, dove il regolatorio, compliance e legal giocano un ruolo fondamentale. “In cantiere abbiamo un progetto di journey to cloud- una risorsa finora sottoutilizzata, ma in grado di offrire un’opportunità incredibile di qualità e di industrializzazione di servizi di base senza venir meno a qualità e sicurezza. Rispettando i vincoli specifici del settore farmaceutico ambiamo a completare la migrazione verso questo tipo di sistema” sottolinea l’Head of Global ICT and Digital Transformation Dompé.In un’azienda in crescita come Dompé, il digitale è una vera e propria opportunità strategica che permetterà di dare maggiore velocità ed efficienza ai processi di ricerca, di assicurare continuità operativa, di condividere informazioni in cloud e implementare piattaforme di collaborazione con medici e pazienti.

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