From the Eye to the Brain Nature Conference
La conferenza di Nature riunisce a Roma oltre 100 scienziati per discutere il futuro delle applicazioni nell’occhio e nel cervello delle proteine scoperte dalla Nobel italiana Rita Levi-Montalcini
● Le neurotrofine sono proteine coinvolte nello sviluppo, nella funzione e nella sopravvivenza dei neuroni, scoperte 70 anni fa dalla Nobel italiana Rita Levi Montalcini con l'identificazione del Nerve Growth Factor (NGF).● La prima terapia basata su NGF è stata approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense nel 2018 per il trattamento di una rara patologia oftalmologica. Oggi a Roma oltre 100 ricercatori internazionali discutono il potenziale delle neurotrofine, tra cui l’NGF, il Brain Derived Neurotrophic Factor (BDNF) e altre molecole, per il trattamento di vari disturbi oculari e cerebrali. L’incontro vuole aprire la strada a nuove strategie terapeutiche per i fabbisogni terapeutici ancora senza risposta.
● Le possibili indicazioni includono: anomalie corneali neurosensoriali, malattie retiniche, neuropatie ottiche, lesioni cerebrali traumatiche, rigenerazione assonale, demenza, Alzheimer e Parkinson.
● Sono allo studio trial clinici volti ad ampliare la ricerca e la conoscenza delle applicazioni dell'NGF sia sui disturbi oculari che cerebrali, con un possibile avvio previsto nel 2025.ROMA, 11 giugno 2024 – Nature Conferences ha convocato un incontro di scienziati leader a livello globale per discutere lo stato dell'arte e il futuro della ricerca sulle neurotrofine. L'evento, From the Eye to the Brain, si concentra sulle potenziali nuove applicazioni delle neurotrofine in aree terapeutiche come l'oftalmologia e il sistema nervoso centrale. Il programma si svolge a Roma l'11 e 12 giugno ed è sponsorizzato da Dompé farmaceutici.Le neurotrofine furono scoperte dai Nobel Rita Levi-Montalcini e Stanley Cohen all'inizio degli anni '50. Levi-Montalcini e Cohen dimostrarono che il Fattore di crescita nervoso (NGF) gioca un ruolo cruciale nella proliferazione, differenziazione e sopravvivenza dei neuroni simpatici e sensoriali.L’ultimo decennio ha registrato passi avanti fondamentali con la prima applicazione terapeutica di una neurotrofina. Il primo trattamento con NGF è infatti stato approvato nel 2018 dalla FDA statunitense per il trattamento di una rara malattia corneale.From the Eye to the Brain permetterà a esperti globali nei campi delle neuroscienze e dell'oftalmologia di discutere le prime potenziali applicazioni terapeutiche delle neurotrofine nel trattamento del danno del nervo ottico e della retina nel glaucoma e nei disturbi del sistema nervoso centrale, inclusi traumi cranici pediatrici e dell'adulto, malattia di Parkinson, demenza e depressione."La ricerca sulle neurotrofine sta diventando sempre più importante per comprendere diverse malattie cerebrali per le quali attualmente non abbiamo terapie efficaci", ha spiegato Elliott Mufson, professore di neurobiologia e ricercatore sulla malattia di Alzheimer presso il Barrow Neurological Institute di Phoenix, Arizona, e relatore alla conferenza. "Ad esempio, esiste una disconnessione tra l'NGF e i suoi recettori, che porta alla morte di neuroni chiave, causando demenza in persone con malattia di Alzheimer, malattia di Parkinson e sindrome di Down. Esistono potenziali approcci per salvare questi neuroni e discuteremo come l'NGF potrebbe essere utilizzato per monitorare la progressione del morbo di Alzheimer nelle persone colpite dalla malattia".

