Dompé farmaceutici: continuiamo ad assumere e investire per mantenere eccellenza e competitività

29/07/2021

Milano 28 luglio 2021 - La stampa abruzzese ha recentemente riportato espressioni di preoccupazione di alcune parti sociali ed esponenti della politica locale su presunte riduzioni di organico nello stabilimento di Dompé farmaceutici a L’Aquila. La circolazione di queste notizie, basate su informazioni parziali e incomplete, rischia di essere strumentalizzata e pregiudicare la serenità del luogo di lavoro di Dompé farmaceutici che è una delle aziende italiane di eccellenza nel campo delle Scienze della Vita.

Dompé farmaceutici è un’azienda competitiva a livello internazionale e con obiettivi focalizzati all’innovazione e al portare soluzioni terapeutiche a malattie ancora senza cura. Durante l’emergenza Covid, l’azienda ha continuato a crescere grazie al mercato estero, mentre in Italia un il fatturato legato ai prodotti respiratori e tosse si è contratto significativamente con una riduzione del 43% della produzione di sciroppi e gocce nello stabilimento de L’Aquila.

Considerando la fortissima contrazione dei volumi produttivi, nel 2021 l’azienda ha perciò scelto di proteggere i suoi dipendenti diretti a L’Aquila, senza ricorrere alla cassa integrazione e rinunciando al rinnovo di alcuni contratti di staff leasing e di servizio esterno alla loro naturale scadenza.

Allo stesso tempo l’azienda ha continuato a investire in persone e ricerca per rafforzare le proprie competenze e la capacità di competere a livello internazionale. Solo in Italia nel 2020, Dompé farmaceutici ha assunto 121 persone (60 a Milano, 55 a L’Aquila - di cui 18 trasformati da staff leasing - e 6 a Napoli) di cui 90 a tempo indeterminato. Nello stesso periodo è aumentato in modo rilevante il training della forza lavoro.

Negli ultimi quattro anni l’azienda ha raddoppiato il suo investimento in Ricerca e Sviluppo e nei prossimi tre punta a investire altri 300 Mln di euro, di cui il 70% in Italia.

Nel 2020 Dompé farmaceutici ha, inoltre, contribuito alle casse dell’Erario oltre 66 Mln di euro di imposte dirette.

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