Più globale e nuove professionalità È il motore della "primary" Dompé

29/07/2020

Azienda presente in Italia, Europa e Stati Uniti. In crescita le attività in Russia, Polonia, Cina e nel Sudest Asiatico.

La primary care di Dompé, l'area dell'azienda dedicata alla produzione e commercializzazione dei farmaci distribuiti in farmacia con un bacino italiano che raggiunge circa 12mila esercizi, sta perseguendo un importante processo di internazionalizzazione, con particolare riguardo all'Est, verso la Russia (primo mercato), Polonia e Paesi limitrofi, ma anche Cina e Sudest Asiatico. «Abbiamo un preciso piano di sviluppo - spiega Davide Polimeni, Chief Commercial Officer di Dompé - e l'internazionalizzazione è un percorso sempre più necessario per garantire uno sviluppo di lungo periodo». Le prospettive più interessanti riguardano, soprattutto, l'area terapeutica che interessa dolore, infiammazione e apparateo respiratorio, come l'area dedicata alla prevenzione». Si tratta di ambiti in cui Dompé ha sviluppato soluzioni terapeutiche riconosciute, capaci di combinare efficacia nel trattamento della patologia stessa e funzionalità di utilizzo, con vendite a volumi complessive di circa 60 milioni di unità, dato che colloca l'azienda tra le principali realtà del mercato farmaceutico italiano. «Un risultato - prosegue Polimeni - raggiunto grazie a due fattori decisivi. Uno, è l'innovazione incrementale apportata con progetti di ricerca interna (quali, a esempio, un granulato a rapido rilascio o soluzioni orali in bustine monouso), realizzati nel nostro stabilimento produttivo e di ricerca e sviluppo a L'Aquila. L'altro, è legato all'acquisizione del ramo di azienda consumer di Bracco, avvenuta nel 2017, grazie alla quale c'è stato un importante arricchimento delle nostre soluzioni terapeutiche nell'area della disinfezione, dei colliri e gocce oculari e l'introduzione dell'area di integrazione alimentare (a esempio, Cebion)». Dompé farmaceutici, che conta globalmente oltre 800 addetti, una presenza in Italia, Europa, Usa e Cina, un polo produttivo e di ricerca L'Aquila (8 linee produttive tra farmaci di sintesi e biotech, 60 milioni di confezioni prodotte ogni anno), può vantare anche una forte vocazione alla convergenza tra mondo digitale e life scien60 I milioni di confezioni realizzate a L'Aquila. Otto le linee produttive tra farmaci di sintesi e biotech ces. Con la piattaforma di supercalcolo Exscalate - attualmente capofila del consorzio pubblico-privato di urgent computing Exscalate4CoV finanziato dalla Commissione Europea - può vantare la piattaforma di supercalcolo più performante al mondo per la capacità di valutare 3 milioni di molecole al secondo, da una «biblioteca chimica» di 500 miliardi di. molecole. Da questa piattaforma sono uscite, negli ultimi anni, alcune delle molecole più promettenti dell'azienda e non solo. «Questo nostra peculiarità - aggiunge Polimeni - riteniamo sia un valore da preservare e da alimentare per farci evolvere in un'azienda sempre più dinamica e orientata all'innovazione. Un approccio che non riguarda soltanto la parte di ricerca e sviluppo. Con strumenti appositi stiamo velocizzando il processo di comunicazione digitale per facilitare l'informazione scientifica ai medici (e-detailing) e, per quanto riguarda gli Otc, intensifichiamo la comunicazione su web e social nell'ottica di integrare il nostro modello di comunicazione, arricchendo anche le nostre strutture organizzative con nuove competenze e professionalità».

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