La scommessa dell'Italia è anche sui dati

05/07/2022

«La scommessa dell`Italia è anche sui dati»

Politiche sanitarie Risorse e privacy

Le crisi possono essere opportunità per chi sa riprogettarsi. «Tra Pnrr, Re act Eu e Piano Complementare, ci sono oltre 20 miliardi di euro indirizzati al settore della salute. Possono sembrare molti ma all`ammodernamento tecnologico e digitale ospedaliero vanno appena 2,6 miliardi, mentre la Francia ha messo in campo 7,5 miliardi di euro concentrati sull`innovazione avanzata e con uno sponsor d`eccezione: il Presidente Macron, che vuole l`Esagono leader globale del settore entro 8 anni» ha detto.

Sergio Dompé, executive president Dompé farmaceutici al Phrama & Life Sciences Summit del Sole24Ore - Le ultime analisi di Farmindustria mostrano un`accelerazione della trasformazione della Life science industry italiana con gli studi clinici condotti in maniera decentralizzata grazie al digitale che hanno superato il 61T..«È proprio sui dati, e sulle infrastrutture e tecnologie necessarie per estrarne valore, che si gioca una delle partite più importanti per l`Italia - continua Dompé -. Da gennaio è in vigore un nuovo regolamento sulle sperimentazioni cliniche e Dompé in questo campo è impegnata con lo sviluppo della piattaforma Exscalate, che applica intelligenza artificiale e sistemi di super calcolo ad alte prestazioni per accelerare drug design e drug repurposing. L`interesse di questo approccio è già confermato dai risultati clinici e tecnici del progetto Exscalate4Cov, individuato dalla Commissione Europea come prioritario, e dalle partnership con startup nel campo dell`oncologia e della fibrosi, ma anche di progetti pubblico-provati come il Light (Lifescience innovation good healthcare technology) avviato la settimana scorsa con Antares Vision e l`Università di Brescia con un investimento di 19,5 milioni di euro». Dati e digitale per le Life Sciences vanno però messi a sistema a livello di Paese e sistema sanitario. In Gran Bretagna, il progetto 100.000 Genomes, ha mostrato che pazienti, clinici e data-scientist posso collaborare garantendo la protezione dei dati dei pazienti per migliorare la qualità delle cure e l`efficienza del sistema sanitario. «L`Italia - conclude Dompé - è oggi in grado di cogliere questa opportunità grazie alla qualità e competitività della sua ricerca ai vertici mondiali per produttività di pubblicazioni in rapporto agli investimenti in ricerca, ma la messa a terra del Pnrr va vista non come l`ennesimo rilancio di fondi pubblici, ma come l`ultimo treno per fare un salto di competitività con una politica industriale conseguente».

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