IL CONSORZIO EUROPEO GUIDATO DA DOMPÉ FARMACEUTICI. Dai supercomputer la molecola per i casi lievi di Coronavirus
II raloxifene, che è stato individuato da Exscalate4Cov, potrebbe fermare la progressione della malattia
Nella lotta contro la pandemia da Covid-19, un capitolo importante è riuscire a curare i pazienti con pochi sintomi a domicilio, alleggerendo così il peso sulle strutture ospedaliere. Tra le armi oggi a disposizione dei medici per questo obiettivo si dimostra promettente il raloxifene, un principio attivo la cui efficacia nel contrastare la progressione della malattia è stata individuata all'interno del consorzio Exscalate4Cov, un programma scientifico e tecnologico sostenuto dalla Commissione Ue di cui Dompé farmaceutici è capofila. Il raloxifene è un farmaco generico già registrato e usato per curare l'osteoporosi. Ora potrebbe essere efficace anche per bloccare la replicazione del virus Sars-CoV-2 nelle cellule. E potrebbe inoltre esercitare un'azione positiva sul sistema immunitario favorendo la naturale risposta dell'organismo all'infezione. AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, ha dato via libera all'avvio dello studio clinico di fase 3 con un prodotto a base di raloxifene in pazienti paucisintomatici affetti dal virus. Lo studio clinico a livello nazionale è coordinato dall'IRCCS Lazzaro Spallanzani di Roma con centri ospedalieri attivi a Milano e Bergamo (Humanitas), Torino (Le Molinette), Napoli (Monaldi) e L'Aquila (San Salvatore).
«Lo scopo dello studio - spiega il professor Franco Marinangeli, Direttore di UOC Anestesia e Rianimazione, nonché coordinatore Rete Locale delle Cure Palliative e Terapia del Dolore, Ospedale San Salvatore de L'Aquila - è quello di valutare l'efficacia e la tollerabilità del raloxifene nel trattamento dei pazienti affetti da Covid-19 paucisintomatici, in modo da evitare il passaggio a espressioni di malattia più gravi che richiedano l'ospedalizzazione. I dati verranno valutati a breve da un monitor esterno e, quindi, ne conosceremo i risultati, certamente affidabili dato il numero elevato di pazienti coinvolti. Fino a oggi a L'Aquila abbiamo arruolato nello studio 15 pazienti. Sono molto contento che la nostra ASL e l'Università de L'Aquila siano state coinvolte in questo studio che coinvolge altri importanti centri in Italia». I pazienti arruolati a livello nazionale, a oggi, sono 70 con studi previsti in partenza anche in Francia. Quali sono le peculiarità di questo studio? «E molto importante anche per l'utilizzo della telemedicina», risponde il professor Marinangeli. «I parametri vitali dei pazienti sono monitorati giornalmente e trasferiti a una piattaforma centralizzata, in modo da avere un continuo controllo dello stato di salute senza la necessità di entrare in contatto fisico con i pazienti. Il kit consegnato a domicilio è, infatti, composto da strumenti digitali per il controllo di pressione arteriosa, frequenza cardiaca, ossimetria transcutanea e temperatura corporea. I pazienti hanno espresso soddisfazione per questa modalità di contatto che ci permette di monitorare, oltre la performance fisica, anche eventuali effetti collaterali del trattamento. Nello studio vengono anche eseguiti 4 tamponi su ogni paziente: altro aspetto molto apprezzato». Nonostante i dati incoraggianti su base giornaliera e settimanale, la comunità scientifica, medica e dell'industria farmaceutica non abbassa la guardia contro il Covid-19. «La curva pandemica al momento è in fase discendente», ricorda Marinangeli. «In Abruzzo è evidente la diminuzione dei contagi grazie alla campagna vaccinale, ma abbiamo ancora alcuni pazienti in terapia intensiva. Si continua a combattere nella speranza di mettere la parola fine». Lo studio è adattativo e coinvolgerà fino a 150 pazienti che riceveranno un trattamento con capsule orali di raloxifene o placebo per 7 giorni. Il progetto Exscalate4Cov - che ha permesso di selezionare il raloxifene per lo studio - ha lo scopo di individuare le molecole più promettenti per contrastare il coronavirus, basandosi sull'integrazione delle migliori competenze scientifiche nell'ambito delle scienze della vita e le massime potenzialità di supercalcolo dell'Ue.
Vademecum
Obiettivo
Lo studio punta a individuare le molecole più promettenti per contrastare il Coronavirus, basandosi anche sulle massime potenzialità di supercalcolo dell'Ue
Tollerabità
Si valutano efficacia e tollerabilita del raloxifene nel trattamento dei pazienti paucisintomatici, in modo da evitare il passaggio a espressioni di malattia che richiedano il ricovero
AIFA
L'Agenzia Italiana del Farmaco ha dato il via libera all'avvio dello studio clinico di fase 3 con un prodotto a base di raloxifene in pazienti paucisintomatici affetti dal virus