Al via il Progetto NeOn. Pubblico e privato si alleano in Lombardia per rispondere ai bisogni di chi soffre di malattie del sistema nervoso e tumori ad elevato bisogno di cura.
Nasce una nuova unione di competenze e conoscenze per creare le strategie di cura del futuro attraverso la ricerca e l’innovazione
Milano, 5 giugno 2018. La Lombardia si conferma una volta ancora motore internazionale dell’innovazione e della ricerca e, sempre più, in grado di favorire lo sviluppo di cure per il futuro. Va letta in questo senso la firma di oggi presso l’headquarters milanese dell’azienda biofarmaceutica Dompé alla presenza di Fabrizio Sala, Vicepresidente della Regione Lombardia e Assessore per la Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione, dell’accordo sul Progetto NeOn, che vede Dompé capofila del gruppo composto da Università Vita-Salute San Raffaele, Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano, Istituto Europeo di Oncologia, Istituto di Neuroscienze del CNR, Istituto Italiano di Tecnologia, Proxentia srl, Neuro-zone srl. Un vero e proprio “consorzio scientifico” che riunisce enti e aziende tra i massimi livelli di eccellenza nelle rispettive aree di competenza.
Il progetto NeOn si pone l’obiettivo di sviluppare una piattaforma dedicata alla ricerca e allo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento di patologie del Sistema Nervoso Centrale (CNS) e oncologiche, coprendo quindi l’intero processo di “drug discovery”.
Per un valore complessivo di 7 milioni, il progetto NeOn si inserisce all'interno degli Accordi per la Ricerca previsti della legge regionale 29/16 “Lombardia è ricerca e innovazione” e vede lo stanziamento, da parte della Regione, di fondi per circa 3,9 milioni (fondi POR FESR 2014-2020) per gli anni 2018, 2019 e 2020.
"Con questi Accordi vogliamo sostenere l'ampia alleanza tra il mondo della Ricerca con le diverse competenze di realtà industriali" ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione Fabrizio Sala. "Si tratta di favorire progetti di ricerca che abbiano un impatto concreto e misurabile sulla vita e sul benessere dei cittadini, finalizzati allo sviluppo e alla competitività del sistema economico-sociale lombardo".
Storia, dimensioni, diversificazione della struttura economica, qualità del capitale sociale hanno consolidato la Lombardia come motore di una crescita fondata sulla capacità d’innovare e d’includere, oltre che come uno dei centri di riferimento europei nell’attrazione di idee, talenti e imprese.
In questo quadro le biotecnologie, le tecnologie biomediche e la farmaceutica, la rete degli ospedali e degli istituti di ricerca e cura sono una risorsa chiave di sviluppo per l’intera area geografica e non solo. Le life science sono una filiera di eccellenza nel nostro Paese, qui risiedono quasi un terzo delle imprese biotech e medicali presenti in Italia, qui si originano circa il 45% del fatturato e degli investimenti nazionali della farmaceutica, questa è la seconda regione europea per addetti dell’industria farmaceutica. E qui hanno sede 19 IRCCS che attivano una pro¬duzione scientifica superiore a qualsiasi altro territorio nazionale, con una ri¬caduta sull’eccellenza delle cure che attrae ogni anno pazienti da tutta Italia e sempre più dall’estero1.
Occorre favorire la valorizzazione delle ottime ricerche presenti, ma anche promuovere il rafforzamento di programmi multidisciplinari e la formazione di profili innovativi e altamente qualificati in biologia molecolare, biologia sintetica, nano scienze, data science, favorendo poi il trasferimento tecnologico al settore industriale.
L’obiettivo di NeOn è quello di integrare le competenze industriali (GI e PMI) con quelle accademiche per realizzare una piattaforma innovativa che, attraverso la definizione e attivazione di un piano di sviluppo sperimentale, favorirà l’accesso a nuovi candidati clinici nelle aree di riferimento, appunto l’oncologia e le malattie neurodegenerative.
Il progetto vuole quindi essere un primo esempio di collaborazione pubblico privato che, mettendo in comune le rispettive competenze, possa generare un modello innovativo di ricerca e sviluppo significativo in termini di risultati scientifici che possano essere utilizzati e sviluppati in futuro dalle stesse aziende partecipanti al progetto o anche da altri futuri partners.
La linea comune di ricerca si focalizzerà nell’identificazione dei meccanismi molecolari che stanno alla base delle patologie identificate, con lo scopo di sviluppare nuovi bersagli terapeutici e volti a identificare nuovi agenti efficaci per il trattamento.
“Un esempio virtuoso di come pubblico e privato si incontrano per creare eccellenza, a favore del territorio e per i Pazienti”, ha detto Sergio Dompé, Presidente e Amministratore Delegato Dompé farmaceutici. “Con 28mila addetti nel settore la Regione Lombardia è già “prima regione farmaceutica d’Italia e d’Europa2” e oggi, ancora di più, fulcro dell’attività di centri di eccellenza riconosciuti a livello mondiale con cui lavoreremo per l’individuazione di nuove soluzioni terapeutiche”.
Fonte: Assolombarda, La visione di Assolombarda per Milano.
Fonte: Farmindustria, I numeri dell’Industria Farmaceutica in Italia, 2018