Investire nella formazione: 'Ho acquisito preziose informazioni per aiutare il mio team a rispettare le scadenze chiave per gli studi clinici'.
Recentemente, un gruppo di dipendenti Dompé del team operativo clinico R&D ha fatto tappa in Italia per immergersi in un corso di project management, per un'intensa settimana di formazione. Elizabeth Gavioli, Preregistration Scientific Liaison Director, ha sottolineato l'importanza di questa esperienza nel fornire al team gli strumenti necessari per l'evoluzione nel campo della ricerca e sviluppo.
Anche Beth Butler, Director of Clinical Operations, ha evidenziato l’aspetto sociale e relazionale, come la formazione abbia rafforzato il legame tra i membri del team, offrendo una panoramica più ampia e prospettive innovative. Infatti, ha affermato: “Sono stata in grado di entrare in contatto direttamente col team, inclusi i project manager, i project directors e i colleghi dello sviluppo clinico. Non solo ho approfondito la mia conoscenza per quanto riguarda i concetti di project management, ma sono anche stata in grado di acquisire delle ulteriori prospettive da parte di altri membri.“
Un approccio personalizzato
Ogni aspetto del corso è stato curato con attenzione per garantire che il team Dompé fosse immerso in un'esperienza formativa unica, in perfetta sintonia con l'impegno dell'azienda nel coltivare le competenze dei suoi ricercatori con un'unica missione: migliorare costantemente per soddisfare al meglio le necessità dei pazienti.
Il corso ha esplorato vari temi, dalla configurazione del progetto, all’analisi fino alla valutazione dei rischi.
I fondamentali del project management sono stati affrontati con chiarezza e incisività, così come i consigli pratici per la pianificazione dettagliata dei key points e la gestione delle scadenze che hanno contribuito a rafforzare ulteriormente la preparazione del team per affrontare qualsiasi sfida con determinazione.
Beth Butler ritiene che “Una buona formazione richiede informazioni chiare, concise e supportate da una solida base teorica”. E il corso intensivo di sette giorni ha pienamente soddisfatto questa esigenza, “per comprendere il motivo per cui facciamo le cose e il modo in cui le facciamo è essenziale essere in grado di uscire dalla formazione con una approfondita conoscenza degli strumenti da applicare immediatamente al nostro lavoro” ha detto, sottolineando che, fin dal suo ritorno alle normali attività quotidiane, ha notato un impatto positivo immediato sul loro lavoro.
La comunicazione è la chiave
La comunicazione trasparente con gli stakeholder, e la volontà - e le tecniche necessarie - di esplorare i potenziali risultati attraverso scenari ipotetici (what if) è stata affrontata per aiutare i dipendenti a prevedere meglio sia gli effetti positivi che potenzialmente negativi sugli obiettivi del progetto. Beth Butler ha apprezzato il valore di questa formazione, sottolineando quanto sia essenziale per il team avere tali conoscenze per essere supportati nel lavoro quotidiano.
Il team è stato dotato anche di precise tecniche di pianificazione, con un focus sul raggiungimento di indicatori di performance realizzabili e precisi nelle prime fasi dei progetti. Elizabeth Gavioli,insieme al suo team, terrà conto di tutto ciò, adottando nuovi strumenti per gestire le valutazioni del rischio, come ad esempio attuare la rilevazione rischi già nella fase di scrittura del protocollo o dare priorità alla comunicazione interfunzionale tra tutti gli interessati, implementando piani di squadra coesi.
Secondo Beth, inoltre, questa esperienza le ha permesso di acquisire preziosi insights sulle attività pratiche e sulla pianificazione delle risorse finalizzate al raggiungimento dei traguardi chiave e al rispetto dei tempi previsti per i nostri trial clinici.
I pazienti al centro
Nel corso dell'esperienza formativa, è stato posto un particolare focus sull'assicurare la protezione dei pazienti e garantire la validità dei risultati dello studio, prevenendo e affrontando le sfide che potrebbero sorgere lungo il cammino. È stato enfatizzato il costante aggiornamento e la condivisione di informazioni per affrontare in modo proattivo qualsiasi deviazione o imprevisto. Questo impegno è fondamentale per la squadra, poiché la loro motivazione deriva dalla consapevolezza delle difficoltà che affrontano individui, pazienti e care givers a causa delle malattie. Come team, attraverso i trial clinici, vedono l'opportunità di colmare il divario tra la scienza e il potenziale delle nuove terapie, offrendo così una possibilità di cambiamento e speranza.
All'interno del corso, è stato riservato anche spazio per un approccio più informale e rilassato. Beth Butler ha evidenziato l’importanza delle attività ricreative di team building che hanno creato un'atmosfera di amicizia tra i membri del team o, rendendo ancor più unica questa esperienza.
Apprendimento continuo
Butler e Gavioli comprendono l'importanza della formazione costante. Butler sottolinea: "Oltre a normative e linee guida in continua evoluzione, ci sono nuovi farmaci, trattamenti, migliori modi di lavorare e nuove scoperte tecnologiche per trattare i pazienti." Per Butler, ogni momento dedicato alla ricerca e all'osservazione è un prezioso tassello nel puzzle della comprensione delle malattie, permettendoci di migliorare le cure non solo per i pazienti di oggi, ma anche per quelli del futuro.
Riprendendo il loro lavoro nei laboratori, coloro che hanno partecipato al corso portano con sé nuove consapevolezze. Come azienda guidata dalla ricerca scientifica che lavora instancabilmente per rispondere alle esigenze mediche dei pazienti, la formazione sarà sempre parte dell'offerta di Dompé, perché sappiamo che si traduce in risultati migliori per tutti.